Articoli filtrati per data: Domenica, 05 Febbraio 2012

L'amara storia del "Sangrillà"

La storia dell’Hotel Sangrilà con i suoi sette piani, le sue grandi sale, i suoi servizi, compresa la sala da ballo, è la storia di un sogno mai realizzato di Roio. Quello di trasformare in turisti ospiti di un grande centro di accoglienza le bellezze del territorio. L'albergo ristorante sorse negli anni sessanta, grazie ad una iniziativa dell'ing. Filippo Di Carlo. Inizialmente la sua modernità, le sue attrezzature (American bar, roof garden, sale da ballo e da convegni, stanze dotate di ottimi servizi ) attirarono molta gente in paese. L'iniziativa sembrava decollare. Poi la crisi. Cambi di gestione e degrado progressivo, fino alla malinconica chiusura. Si parla ora di ristrutturazione, di impresa da riproporre. Dipenderà molto dagli sviluppi dei discorsi che riguardano tutti i paesi del circondario. Se si sarà capaci di dare forza alle possibilità turistiche ci potrà ancora essere spazio per l'Hotel Sangrilà, altrimenti resterà un ingombrante monumento, una sorta di inutile grattacielo nel paese, a testimoniare sogni e speranze.purtroppo miseramente falliti. Ma nessuno, ovviamente, augura questo finale. Dopo una decisione presa dagli abitanti di Roio e in particolare dagli anziani che avevano perso il loro ritrovo (il bar di Ernani recentemente chiuso) all'interno dell'hotel una parte del pian terreno è stata dedicata al nuovo bar Camelot.

Menù e listino prezzi del 1968

Personale del Sangrillà

Pubblicato in Le Origini

Il Dramma Dello Spopolamento

Il  dramma  che  colpisce  Roio  del  Sangro  è  quello  di   tutti  i  paesi  di  montagna  di  questa  parte  d'Abruzzo:  lo    spopolamento. Non Solo i cuochi,  sparsi per esercitare il loro lavoro in tutto il mondo,  hanno  lasciato Roio ma anche    molti che sono stati costretti a partire per trovare occasioni di lavoro.  Ad inizio secolo gli abitanti  di  Roio erano 1.250. Poi è stato un progressivo ed inesorabile calo: 1014 nel 1921, 678 nel 195I. Nel 1971 la cifra era ancora scesa a 556, per    giungere ai  321  abitanti  registrati nel 1981 ' , di  cui appena  81 a rappresentare la popolazione attiva.  Oggi  a  risiedere    effettivamente  nel  paese  sono  poco  più  di  cento persone.  Una situazione drammatica resa evidente da una battuta. "Abbiamo difficoltà per raggiungere il numero sufficiente a organizzare una  partita a carte"  Unico dato  confortante  è    che in estate la popolazione supera le 800 unità.

LE CIFRE DEL DRAMMA

ANNO: 1447   FUOCHI               65          ANIME    325
             1669   FUOCHI               83          ANIME     415           
             1685   FUOCHI               89          ANIME     511
             1732   FUOCHI               90          ANIME     450
             1800   ABITANTI           789
             1809   ABITANTI           881
             1861   ABITANTI        1.177
             1871   ABITANTI        1.201
             1881   ABITANTI        1.194
             1901   ABITANTI        1.251
             1911   ABITANTI        1.243
             1921   ABITANTI        1.014
             1931   ABITANTI           924
             1936   ABITANTI           844
             1951   ABITANTI           678
             1961   ABITANTI           662
             1971   ABITANTI           556
             1981   ABITANTI           321
             1991   ABITANTI           245
             2001   ABITANTI           159
             2011   ABITANTI           105
            OGGI   ..............              100
            DOMANI ...........           ??????????


La tabella seguente è stata elaborata dai dati della prima stesura del Catalogus Baronum dal quale si può ricavare, con le dovute cautele, il numero approssimativo degli abitanti della zona, considerando che ogni feudatario doveva fornire al re un cavaliere ogni 24 fuochi (famiglie), e che mediamente si potevano contare per ogni fuoco dalle 4 alle 6 anime.

Feudo  Feudatario   Cavalieri   Fanti   Fuochi  Abitanti
Borrello  Raynaldo di Anyba  1 2 24 120
Fallo  Oderisio Borrello  1 2 24 120
Gamberale  Raynaldo Gentile  1 2 24 120
Montenerodomo  Jacob de Ortona  1 2 24 120
Piczum (Monti Pizi)   Figli di Manerio  1 2 24 120
Pizzoferrato  Oderisio di Quadri  2 4 48 240
Pilo (Roio d. Sangro / Borrello)  Simone di Sangro  3 6 72 360
Quadri  Oderisio di Quadri  1 2 24 120
Rosello  Filippo di Guasto  1 2 24 120
S. Comitium (Civitaluparella) Oderisio di Quadri  1 2 24 120
Totale    13 26 312 1560
Pubblicato in Le Origini

I Caracciolo di Valle e Gesso

Sergianni Caracciolo Pisquizi, Patrizio Napoletano, nel 1468 ebbe Celenza, Carunchio, Torrebruna, Valle, Villa Santa Maria e Giovanni Lupitone. Sposa Agnesella Gaetani

Giulio Cesare, Patrizio Napoletano, Signore di Celenza, Carunchio, Torrebruna, Valle, Villa Santa Maria e Giovanni Lupitone. = Lucrezia Carafa

Ferrante (+ 2-8-1583), Patrizio Napoletano, Signore di Valle, Villa Santa Maria, Montelapiano e del feudo del Pilo. = 1559 Isabella, figlia di Antoio Barattucci (+ testamento : 7-3-1566).

Ferdinando e Isabellaebbero cinque figli, tre maschi e due femmine. Il primo si chiamò Giulio, in ricordo del nonno, e ricevette in eredità i feudi di Villa S. Maria e Montelapiano. Tali feudi Ferdinando li aveva ricevuti dal Padre Giulio e fu proprio quest'ultimo che in luogo di Pilo fondò una nuova città che dal suo nome si chiamò Giuliopoli

Giulio Cesare (* 1560 ca. + 17-9-1596), Patrizio Napoletano, Signore di Valle e Villa Santa Maria dal 1583, vende il feudo di Montelapiano il 17-12-1588. = 1578 Aurelia Caracciolo dei Marchesi di Bucchianico (v.) (+ 1619).


FAMIGLIA DEI BERARDELLI


Giulio Cesare (* 15-4-1597 + 20-9-1647) Patrizio Napoletano, Signore di Roio, Roitello e Giuliopoli.

Don Filippo Caracciolo - Patrizio Napoletano (* 28-11-1626 + 9-12-1685) Signore di Roio, Roitello e Giuliopoli dal 1647 Signore di Villa Santa Maria, 1° Principe di Valle al 5-11-1649 compra il feudo di Alfedena il 7-12-1652 e la terra di Fallo il 19-2-1655.

Don Ferrante Caracciolo - (* 5-9-1657 + 15-4-1731) Signore di Roio, Roitello, Giuliopoli, Fallo e Villa Santa Maria e Patrizio Napoletano dal 1685. 2° Principe di Valle, Marchese di Alfedena

Don Gian Francesco(* 24-7-1697 + 18-2-1737) Signore di Roio, Roitello, Giuliopoli, Fallo e Villa Santa Maria e Patrizio Napoletano dal 1731 e Patrizio Napoletano dal 1731 3° Principe di Valle, Marchese di Alfedena

Donna Maria Eleonora (* Napoli 31-12-1720 + ivi 19-1-1798) Signora di Roio, Roitello, Giuliopoli, Villa Santa Maria, e Fallo dal 1737 4° Principessa di Valle, Duchessa del Gesso, Marchesa di Alfedena.

FAMIGLIE NOBILI D'ABRUZZO ( A ROIO ) PDF

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