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Ci accorgiamo anno dopo anno che il nostro piccolo borgo continua a spopolarsi e le ragioni sono un pò note a tutti: i nostri anziani che ci lasciano, i giovani che non tornano più, il lavoro che manca ecc. Ormai le uniche presenze in paese a parte i residenti stabili sono i soliti affezionati, che appena possono scappano dalle città per ritrovarsi con qualche parente o amico e godere dell'aria buona e dei bei paesaggi.
Un giro per il paese ci propone lo spettacolo dei cartelli " VENDESI " affissi alle abitazioni che diventano sempre più numerosi.
VOGLIAMO FARE QUALCOSA?  in giro si vedono tante iniziative a partire da paesi a noi vicini dove qualcuno con impegno è riuscito a riportare famiglie e LAVORO.
Già in precedenza avevamo suggerito altre iniziative purtroppo non raccolte.
Se continuiamo a pensare solo al nostro orticello finiremo col far seccare tutti quelli a noi confinanti dopo di che probabilmente dovremo abbandonare anche il nostro. Persino a Londra come dimostra l'articolo che vi proponiamo vi sono strutture che cercano di veicolare stranieri ed italiani nei piccoli borghi. Pur consci del  fatto che il nostro paese non offre attrattive tipo: Castelli o Palazzi di un certo pregio possiamo comunque vantare, paesaggi stupendi, natura quasi incontaminata, aria buona e tranquillità che non tutti possono vantare senza dimenticare boschi e prati che vengono sfruttati da personaggi che nulla apportano al bene della collettività, anzi....
AMMINISTRATORI COSA ASPETTIAMO?  coinvolgiamo giovani e paesani, raccogliamo idee contattiamo chi propone qualcosa, diamoci da fare.

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1 commento

  • Link al commento De Lucia Riccardo Sabato, 19 Dicembre 2020 12:37 inviato da De Lucia Riccardo

    Salve a tutti!
    Da svariati mesi sto analizzando i fenomeni che orbitano attorno a quei comuni che senza aver mai avuto la possibilità di scegliere si sono trovati nel ciclone dello spopolamento. Io che vivo in un comune urbano ad alta intensità demografica ho realizzato che c'è qualcosa che non va, i comuni più sviluppati e vissuti una volta erano comuni come Roio del Sangro, o potrei citarne altri come Santo Stefano di Sessanio, Marcetelli e potrei continuare fino ad esaurimento caratteri. Dunque cosa distingue un comune dall'altro? Il tenore di vita? La sicurezza per le strade? La salubrità ambientale? Il numero di Banche? L'istruzione? Diciamo che tutto questo ci dovrebbe interessare, ma sono schemi troppo complessi, a me che piace analizzare in modo semplice le cose complesse, direi che bisogna cominciare da 1 per poi arrivare a 10, poi 100 e così via.
    Io sono Riccardo De Lucia, Agricultural Project Manager, agronomo e consulente agrario, avrei qualche idea per rivalorizzare i comuni italiani a rischio e offro la mie competenze e quelle del mio team senza alcun compenso.
    Per eventuali informazioni:riccardo.deluciapa@gmail.com

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