Poesie
Raccogliamo in questa pagina alcune poesie scritte da Edo nel periodo 1970-1978
L’ABBRACCIO
In questo spazio angusto,
seguo la linea morbida
della tua figura,
distesa sull’azzurro verde
del mare tempestoso
che circonda
l’isola dei tuoi pensieri
adagiati sulla pelle lucida
degli umori del corpo
stretto nella morsa
di un turbinoso affanno;
la brezza fischia
sui suoi denti bianchi
e sulla bocca
Forno di Paese
Alba di un giorno familiare.
Sonni quieti di bambini, interrotti.
Un sordo rumore di fuoco insistente.
Un intenso odore di nafta infuocata.
Nel forno, voci concitate di donne di Roio:
Trieste, Giuseppina, Elena, Zina
posano, a turno, le m’sell’
con il soffice impasto.
Dialoghi frettolosi e via come vento.
Le mani leggere e operose di fornaie
accarezzano le candide masse .
Poi, una calda fragranza.
Cavorso Diana
Ottobre a Roio
Primi freddi nel sole d'ottobre
Luminoso il sentiero nel bosco
Qua e là sopravvissute alla battaglia
Dei venti e delle piogge di settembre
Le nere more occhieggiano tra i rami
Ai margini del viottolo tra l'erba
La secca e grigia pelle della biscia
Vecchia spoglia abbandonata
Dell'estate fuggitiva.
(Diana Cavorso)
Cavorso Rocco
A mia madre
Il tappeto rosa bruciato
Del campo d’erba medica
Mi entra mentre viaggio
Accende un emozione
E stampa nella fantasia
Gli altarini del corpus domini
Il tappeto di petali d’ogni colore
Le coperte e gli arazzi che li ornavano
E tu che andavi e venivi
Riempivi il palazzo
Che inondato di sole
Godeva del vento
Ancora fresco della tarda
Primavera
(Rocco Cavorso)